martedì 29 maggio 2012
"Dialoghi sulla politica" con l'On.Fortunato Romano
Avanzi il progetto di Todi ma in Sicilia è tempo di scelte rapide.
Davanti ad un gruppo di militanti che hanno chiesto all’On. Fortunato Romano quale prospettiva politica guardare da qui alle regionali, il deputato messinese ha ricordato come anche nelle stagioni di cambiamento spesso si sia dato spazio a progetti innovatori, con risultati però limitati che hanno reso poco in termini di incisività e rappresentanza, nonostante il carico di idee e di uomini importanti soprattutto della tradizione democratico cristiana dopo la fine della Dc.
Romano ha ricordato l’importanza di alcune esperienze vissute dapprima nel rilancio del Partito Popolare (stagione 1994-1996) e successivamente con la partecipazione attiva al progetto di Sergio D’Antoni di Democrazia Europea consegnato alla logica del sistema elettorale maggioritario e finito nell’anonimato. In Città, Romano ricorda il tentativo di “Svegliati Messina” e del Forum sociale di qualche decennio prima, proprio nel cambio politico tra la “Prima” e la cosiddetta “Seconda Repubblica”.
“Sono mesi complessi, in cui è chiaro il fermento di una nuova formazione di cattolici, figlia di una richiesta che sembra non più rinviabile”. Romano si riferisce all’iniziativa svoltasi nell’ottobre scorso a Todi e il cui risultato più eclatante è stato quello di apripista al governo dei tecnici a guida del Prof. Mario Monti. Stessa iniziativa ma carica di un manifesto politico dettagliato sarà quella del secondo incontro nazionale previsto sempre a Todi nell’autunno prossimo.
Il progetto autonomista.
In Sicilia ci si appresta al voto regionale anticipato. Dopo i tentativi del Governatore Raffaele Lombardo di imprimere una svolta nella gestione del Governo della Sicilia ad iniziare dal blocco delle assunzioni decretato nel 2009 e le successive riforme della sanità, della raccolta dei rifiuti e le norme a sostegno della legalità e contro la corruzione – spiega l’onorevole – i partiti escono fortemente provati dalla prova dell’amministrazione regionale, con cambi di alleanza che hanno però ingessato il governo della Regione affidando a dei “tecnici di area”, assessorati importanti e di controllo della macchina regionale. Lo stesso Governatore ha annunciato di non ricandidarsi ma di rispondere nelle sedi proprie alle accuse mosse nei suoi confronti, un gesto che in altri tempi – sentiamo dire da Romano - è mancato, costringendo la stessa Regione Siciliana all’umiliazione mediatica nazionale.
L’esperienza autonomista ha generato un cambiamento nei rapporti tra Governo centrale e l’Autonomia siciliana. La cultura politica delle forze di governo, sotto l’influsso della Lega Nord – commenta il deputato messinese - ha ribaltato i termini delle rivendicazioni e delle disuguaglianze, facendo risaltare una questione settentrionale e cancellando dall’agenda politica la questione meridionale. In realtà è invece vera la tesi per la quale è necessario investire al sud se si vuole rilanciare la crescita di tutto il paese. Il Movimento per le Autonomie ha servito proprio questa causa: da un lato la presa di coscienza che l’assistenzialismo promesso, pattuito sia pure nella Costituzione e sempre bersaglio dalla facile propaganda secessionista del nord, non poteva giustificare le mancanze di chi ha governato il Sud e dall’altro lato, la sfida federalista che non voleva relegata la Sicilia a Regione incapace di competere con le altre regioni nel nuovo assetto di poteri. “Oggi l’esperienza autonomista – afferma Romano - merita di essere ancora animata politicamente proprio perché ha riportato all’attenzione dello Stato un’autonomia speciale mai realizzata e - consentitemi di dirlo – ridato orgoglio ai siciliani in termini di dignità e appartenenza alla geografia nazionale”.
Occorre coraggio da parte dei cattolici e dei riformisti.
La specificità dei cattolici nella politica - continua Romano - diventa motivo di dibattito quasi che questi fossero anomali, diversi o addirittura “pericolosi” rispetto a chi ha governato fino ad oggi. Si guarda con diffidenza a chi proviene da questo mondo e le campagne di denigrazione nei confronti della Santa Sede e dei propri dispositivi di governo, quasi diventano un’etichetta per sventare ogni tentativo di cambiamento vero e coraggioso che nel nostro Paese è stato possibile solo con il contributo incisivo dei cattolici e dei pensatori più aperti alla cultura riformista.
L’identificazione dei cattolici come riserva a cui attingere nei momenti di maggiore difficoltà è però un motivo che si ripete nella storia dell’Italia. “Se solo le formazioni politiche avessero dato più ascolto al questo mondo, quello per intenderci della cooperazione, delle imprese, della promozione sociale, oggi molti dei problemi economici e di sistema sarebbero meno pressanti nell’agenda di chi governa”. La Sussidiarietà, ad esempio, presente negli insegnamenti e nelle intuizioni del Magistero altrove è oggetto di studio per il rilancio di occupazione e della crescita. In Gran Bretagna, il premier conservatore James Cameron ha avviato ciò che in Italia è stato realizzato in molti contesti territoriali dove la sussidiarietà è operativa come Emilia, Veneto, Lombardia e Trentino Alto Adige.
Romano ha voluto anche rivolgersi ai giovani, ricordando loro l’importanza del protagonismo proprio nei momenti di forte incertezza sociale, diffidandoli da abbracciare forme più o meno legittimate dalla crisi sociale del momento ma che non producono benessere per la collettività ma anzi procurano paradossalmente ulteriore incertezza se vissuta in maniera ostativa e contro qualcuno (l’antipolitica).
mercoledì 23 maggio 2012
Approvato Odg sugli enti socio-assistenziali
Nella seduta di martedì 22 maggio scorso l'On. Fortunato Romano ha presentato un ordine del giorno n. 695 “Destinazione di maggiori risorse economiche in favore di enti che operano nel settore socio-assistenziale”, a firma degli onorevoli Romano, D’Agostino, Scammacca ed altri. Un provvedimento utile per dare dignità a quegli enti socio-assistenziali che erano stati penalizzati dai tagli della ex tabella H. Il testo propone il principio di razionalizzazione delle spese distribuendo i tagli sugli enti secondari e mantenendo le risorse congrue per un settore essenziale per la vita dei cittadini siciliani.
giovedì 10 maggio 2012
Romano: rottura fra partiti e cittadini
Giorni di analisi per un esito che nessuno elude.Urge una rappresentanza dei cittadini rinnovata.
"Questo voto sancisce una rottura dei cittadini contro i partiti ma non bisogna demonizzare le organizzazioni politiche e la politica, c'è una classe dirigente da valorizzare e che potrà far bene.E' venuto il tempo - afferma Romano - di riorganizzare le proposte politiche e fornire un impegno maggiore a servizio della comunità".
mercoledì 2 maggio 2012
Romano: "Il Lavoro elemento essenziale per realizzare la Persona"
“Per uscire dalla crisi bisogna destinare le risorse alla crescita, perciò bisogna operare una inversione di rotta nell’azione di governo, adottando i criteri del rigore e dell’equità per i poteri forti e per eliminare privilegi, sperperi e corruzione, e invece, reintroducendo le tradizionali categorie della solidarietà e dello sviluppo per amministrare i diritti acquisiti dei pensionati, degli operai, dei braccianti agricoli e dei soggetti sociali deboli”. Con queste parole l'On. Fortunato Romano ha partecipato alla Manifestazione del 1 maggio promossa dal Movimento Cristiano Lavoratori della Provincia di Messina nella comunità di Mirto, sui Nebrodi.
E’ opinione sempre più diffusa - continua Romano - che la causa prima dell’attuale situazione di crisi mondiale debba farsi risalire alla “deregulation”, come principio che segnò la vittoria definitiva del “libero mercato” sulla potestà dello Stato di regolamentare i processi economici. La deriva verso un capitalismo finanziario senza regole e avulso dal sistema produttivo non si fermò, né per l’opposizione delle parti sociali contrarie e, meno che mai, per i pronunciamenti tempestivi e continuati che provenivano dalle cattedre mondiali, a cominciare dalla Chiesa cattolica. Né la Politica, carente di riferimenti etici e di valori, ha potuto contrastare il “potere economico” che ora, al culmine della sua “degenerazione finanziaria”, non riesce a frenare un sistema che fa diventare i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, getta il mondo nel caos e non sa orientare l’economia verso il bene comune. IL lavoro, conclude Romano non è un opzione ma una reale esperienza di realizzazione che rende l'individuo parte integrante e partecipativa al bene della comunità.
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Ente Fiera di Messina
Punti nascita
Messina: Forum delle Associazioni e delle persone d'ispirazione cattolica
“Dalla crisi un nuovo modello di sviluppo, lavoro e sussidiarietà nella Caritas in Veritate” è il titolo del convegno organizzato dal Forum delle Associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro che si è svolto lo scorso 29 gennaio, presso la Sala Borsa della Camera di Commercio di Messina. Il “Forum delle persone e delle associazioni di ispirazioni cattolica”,costituito da Cdo (Compagnia delle Opere), Cisl, Confartigianato,Confcooperative, ACLI e Mcl (Movimento Cristiano Lavoratori) ha come scopo quello di mettere in moto e sinergicamente tutte le associazioni impegnate erappresentative delle diverse espressioni del mondo del lavoro, raccogliendo la “sollecitazione” che, con l’enciclica sociale ‘Caritas in veritate’, il pontefice Benedetto XVI ha rivolto, “affinché si faccia strada una nuovagovernance dell’economia fondata sulla centralità della persona e sul benecomune”."Il Forum - spiega il portavoce dell'iniziativa Natale Forlani - ha indicatodue priorità, intervenire per salvaguardare e potenziare il patrimonio dirisorse umane e produttive del mondo del lavoro e predisporre interventi infavore delle famiglie, come premessa di una nuova domanda di servizi eoccupazione. Abbiamo colto - prosegue Forlani - l'appello di Papa BenedettoXVI alla classe dirigente, che si ispira alla Dottrina sociale della Chiesa.Questo perché, sia a livello personale che collettivo, si renda visibilel'impegno di ciascuno di noi per la rinascita morale e socio-economica delPaese. Il Forum ha il proposito di generare un nuovo orizzonte sociale,responsabile e partecipato. Siamo convinti - ha concluso Forlani - che sia necessario aprire una nuova stagione di concertazione, dove le riforme dellapolitica del lavoro e dello stato sociale siano veramente rivolte asostenere i soggetti che hanno più difficoltà in questa situazione dicrisi''. I dettagli della manifestazione di Messina su http://www.svegliatimessina.it/forum/eventi-e-manifestazioni/forum-lavoro-un-ulteriore-contributo.html