domenica 14 febbraio 2010

Ars: Approvato il protocollo per la Legalità

Di seguito il testo approvato dall'Assemblea regionale

Protocollo di legalità per le energie alternative


Premesso che

• L’impresa…., con sede a……….…in via………...intende promuovere l’insediamento produttivo…………

• L’impresa ha documentati requisiti tecnici ed economici. Ha altresì esperienza nel settore delle energie rinnovabili.

• L’impianto è stato autorizzato ai sensi del………


Ritenuto che

• L’iniziativa imprenditoriale in questione può contribuire allo sviluppo economico del territorio e migliorare i livelli occupazionali della Regione;

• Si rende necessario stabilire condizioni ambientali favorevoli, anche mediante la previsione di strumenti volti a rafforzare le condizioni di legalità e sicurezza del territorio, affinché la suddetta iniziativa non venga ad essere negativamente condizionata ed ostacolata da tentativi, da parte della criminalità organizzata, di incidere negativamente sulla fase di aggiudicazione degli appalti, sui lavori nei cantieri, sul mercato del lavoro e su ogni altro intervento che possa modificare il normale processo economico e produttivo,

• Si evidenzia la necessità, di minimizzare il rischio di infiltrazioni criminali, nonché possibili forme di copertura degli investimenti realizzati attraverso l’impiego di denaro proveniente da fonti illegali,

• Si rende opportuno prevedere adeguati controlli quali strumenti efficaci di deterrenza dei comportamenti illeciti.




Articolo 1

1. L’impresa ……….…si impegna a comunicare alla Prefettura di ……..….. le informazioni concernenti i lavori relativi alla realizzazione dell’impianto produttivo.

2. A titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, l’impresa si impegna a comunicare le seguenti informazioni:

a) Gli eventuali ulteriori accordi che si stipulano con le pubbliche amministrazioni e/o enti interessati.
b) L’elenco delle ditte partecipanti alla realizzazione dell’iniziativa (appaltatori, fornitori, società di consulenza..ecc).
c) L’indicazione delle eventuali imprese subappaltatrici, titolari di contratti derivati e su contratti comunque denominati.
d) Il numero ed i nominativi degli assunti.

3. In particolare, con riferimento alle lettere b, c, d, del comma 2, l’impresa…….si impegna a non intrattenere rapporti di alcun tipo, con soggetti, ditte, imprese riconducibili alla criminalità organizzata e/o ambienti malavitosi.

4. L’impresa ……….si impegna a comunicare preventivamente alla Prefettura di …… ogni eventuale cessione o subentro, diretto o indiretto, da parte di soggetti terzi nella sua posizione contrattuale.

5. L’impresa ………si impegna, altresì, a collaborare con le forze dell’ordine e con la competente autorità giudiziaria denunciando, con immediatezza, eventuali richieste estorsive ed ogni altra forma di pressione o di condizionamento criminale correlato all’attuazione dell’iniziativa imprenditoriale in esame.

6. L’impresa……..si impegna a denunciare alle forze dell’ordine ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità ovvero offerta di protezione nei confronti dell’imprenditore, degli eventuali componenti della famiglia o dell’impresa.


Articolo 2

1. L’impresa………, prima della stipula dei contratti, si impegna a:

• acquisire le informazioni “antimafia” ai sensi dell’art. 10, del D.P.R. 3.06.1998, n. 252 e, qualora risultassero a carico del contraente in forma singola, associata, consorziata o di società cooperativa, tentativi o elementi di infiltrazioni mafiose, non si procederà all’affidamento dei lavori e/o forniture
• “oltre ai casi in cui ope legis è previsto lo scioglimento del contratto di prestazione lavori e/o forniture in qualsiasi tempo, dal contratto al verificarsi dei presupposti stabiliti dall’art. 11 comma 3, del DPR 3.06.1998, n. 252”.

2. Gli impegni di cui al presente articolo devono essere assunti dai fornitori d’opera e/o
forniture anche negli eventuali contratti di subappalto, qualora si rendessero necessari.


Articolo 3
La Prefettura può trasmettere alle forze dell’ordine le comunicazioni pervenute, per effettuare le necessarie verifiche sulla sussistenza di idonei requisiti che consentano di escludere legami con ambienti criminali e mafiosi, nei riguardi dei soggetti che a vario titolo stabiliscono dei rapporti contrattuali con l’impresa per la realizzazione dell’opera in oggetto.


Articolo 4
L’ispettorato regionale del Lavoro, a cui deve essere tempestivamente comunicato l’inizio dei lavori, è titolare del coordinamento delle attività di controllo delle attività cantieristiche, mediante periodici accessi ispettivi da effettuarsi a cura di qualificati rappresentanti dell’ispettorato provinciale del lavoro, delle ASL, delle sedi di INAIL e INPS.


Articolo 5

L’impresa……si impegna a favorire l’esercizio dei poteri ispettivi o di accesso secondo le disposizioni di cui all’articolo 4, nominando a tal proposito un proprio soggetto referente per le attività e finalità del presente Protocollo di Legalità per le energie alternative nella persona di ……….


Articolo 6
1. Al fine di favorire la puntuale applicazione del presente Protocollo di Legalità per le energie alternative, l’impresa…..…e/o i suoi subappaltatori inseriscono nei propri documenti contrattuali un espresso richiamo agli obblighi di comunicazione di cui al presente Protocollo previsti a carico delle imprese e/o soggetti affidatari e/o contraenti e prevedono altresì l’obbligo contrattuale per le imprese affidatarie di lavoro, di forniture e/o di servizi in genere, di comunicare tempestivamente ogni dato relativo alle fattispecie contemplate dal presente Protocollo.

2. In caso di violazione degli impegni di cui al presente Protocollo, e specificamente quelle di cui agli articoli 1 e 2, la Società dichiara di accettare le seguenti sanzioni che possono essere applicate proporzionalmente alla gravità e/o al numero delle violazioni contestualmente in essere:
a) Risoluzione immediata ed automatica dei contratti, restando inteso che la risoluzione del rapporto è limitata di volta in volta alla figura del lavoratore o del subfornitore e/o contraente o dell’intero rapporto secondo la tipologia ed entità della violazione dell’obbligo di comunicazione di cui al presente Protocollo.
b) Revoca di tutti quei provvedimenti amministrativi comunque riconducibili all’attività imprenditoriale.

3. L’impresa si impegna alla osservanza delle disposizioni normative e regolamentari in materia di sicurezza e igiene sul lavoro, collocamento, tutela contrattuale e sindacale dei lavoratori e a trasmettere, in merito, ogni accertamento compiuto dalle autorità preposte.

4. L’impresa si impegna, altresì, a far sottoscrivere alle imprese partecipanti alla realizzazione della presente iniziativa apposita clausola risolutiva espressa, in base alla quale i rispettivi rapporti di qualsiasi natura si intendono automaticamente risolti nel caso di violazione degli obblighi di comunicazione di cui al presente Protocollo, con espressa rinuncia a far valere pretese risarcitorie nei confronti delle parti del presente Protocollo di legalità.

5. L’impresa e l’assessorato alle attività produttive richiedono alla Prefettura la
sottoscrizione del presente Protocollo di Legalità per le energie alternative, quale strumento di garanzia, di trasparenza delle procedure, con particolare riferimento alle attività caratteristiche ed alle forniture, necessarie alla realizzazione dell’iniziativa, come anche delle fasi di avvio dell’attività produttiva, assicurando la piena collaborazione per un’efficace azione di contrasto da eventuali ingerenze mafiose.




Letto, confermato e sottoscritto.

Prefettura

Assessorato regionale dell'energia e dei servizi di pubblica utilità

Questura

Comune

Impresa

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Ente Fiera di Messina

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Fortunato Romano, deputato regionale del Movimento per le Autonomie, ha presentato all’ARS un’interrogazione sull’Ente Fiera di Messina. Il documento, indirizzato al Presidente della Regione e all’Assessore delle attività produttive, chiede notizie circa il grave ritardo nella nomina del Collegio dei Revisori dei conti e degli ingiustificati ritardi nell’erogazione del fondo di 350 mila euro, stanziati dal bilancio pluriennale della Regione, insufficienti anche a coprire il solo fabbisogno per la copertura delle spese per il personale dell’Ente. “Il tavolo di concertazione che coinvolge la Regione, il Comune di Messina, la Provincia regionale di Messina e l’Autorità portuale in qualità di proprietaria dell’area – spiega Romano – costituito in vista della definizione di un percorso programmatico che rilanci le potenzialità dell’Ente Fiera di Messina e la soluzione delle numerose vertenze in atto pendenti, si protrae da almeno due anni al solo scopo puramente dilatorio, non avendo registrato alcun significativo risultato”. A ciò si aggiungono numerosi problemi: la struttura che ospita uffici e padiglioni della stessa Fiera necessita di interventi urgenti che richiedono risorse altre rispetto all’ordinaria amministrazione, il personale in servizio non percepisce lo stipendio dallo scorso mese di ottobre 2011, con inammissibili situazioni di bisogno di ben 13 famiglie; Romano chiede dunque di sapere con quali atti si intende salvaguardare il lavoro e la dignità dei dipendenti e delle loro famiglie e quali progetti e programmi l’Assessorato delle Attività produttive ha ad oggi predisposto per il mantenimento in vita dell’Ente Fiera di Messina. “Occorre ovviare – conclude Romano – ai ritardi che hanno caratterizzato finora l’azione dell’Amministrazione regionale, affinché possa consentire il rilancio dell’Ente Fiera di Messina verso una concezione moderna della promozione del territorio e delle sue attività economiche”.

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